Quando guardo le mie mani invecchiare, capisco che mi sono state date per tendersi verso tutti quelli che
soffrono, per posarsi sulle spalle di tutti quelli che vengono, per offrire la benedizione che emerge dall’immensità dell’amore di Dio.
Lo scriveva Henri J.M. Nouwen (1932-1996)
nel libro L’abbraccio benedicente. Meditazione sul ritorno del figliol prodigo.
La storia che vi raccontiamo questa sera è ispirata proprio alla parabola del Padre Misericordioso, alla sua dirompente forza interrogativa.
Alla sua capacità di farci sentire tutti come il figlio più giovane, che ha bisogno di rinnegare tutto, tradire, lasciare, per comprendere poi il senso profondo del ritorno. Ma che ci fa sentire anche come il figlio più grande, ligio al dovere, rispettoso e così drammaticamente bisognoso di riconoscimento ed amore.
Siamo tutti figli. Eppure chiamati a diventare Padri.
Capaci di amore incondizionato, di gratuità, di perdono.