amare fino alle lacrime
Ci sono momenti che segnano i magisteri dei Papi, uno dei più forti per il Pontificato di Francesco è quello vissuto l’8 dicembre 2022 con l’atto di venerazione a Maria, in Piazza di Spagna a Roma.
Nella preghiera del Papa ci sono i mali del mondo e c’è una
delle ferite più grandi di questo tempo: la guerra in Ucraina.
Lo scenario tragico che si sta vivendo lo fa commuovere.
Quante volte le lacrime hanno rigato il volto dei Papi?
- Pio XII al matrimonio di un nipote parlando della famiglia in un momento storico in cui soffiavano venti di guerra;
- Paolo VI pianse per la morte di Aldo Moro,
- Benedetto XVI per gli abusi commessi dagli uomini di Chiesa.
file audio | podcast:
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Rossella Barzotti, psicoterapeuta, docente di Psicologia all’Università Lateranense, ribadisce l’importanza di “accogliere le lacrime”. “Essere in contatto con il proprio dolore e con la propria sofferenza è un segnale di forza e di sano equilibrio interiore che ci permette di accedere ad una dimensione più profonda di noi stessi”.
“La Bibbia – spiega don Luca Saraceno, parroco nella diocesi di Siracusa e docente di filosofia presso lo studio teologico San Paolo di Catania – è scritta con l’inchiostro indelebile delle lacrime. Il pianto è l'antidoto all'indifferenza per la sofferenza di tanti nostri fratelli.
L'ultimo gesto che Dio compirà alla fine dei tempi, ci racconta il libro dell’Apocalisse, sarà il gesto di consolazione: asciugherà le lacrime da ogni volto, e le asciugherà perché lui le ha raccolte già dentro la sua borraccia”. Un Dio, conclude don Saraceno, che si è fatto uomo per imparare a piangere.
fonte | Vatican News: