card. Martini, uomo di fede e di chiesa

Il 31 agosto del 2012 ci lasciava il Card. Carlo Maria Martini, maestro autentico di fede e grande uomo di Chiesa.

Gli devo davvero tanti, è stato fondamentale nella mia formazione di prete: sono andato più volte a Milano ad ascoltarlo, soprattutto alla Scuola di Preghiera con i Giovani.


Ho inserito alcuni sue lettere pastorali come casi studio nella mia tesi di laurea sul "costruire ponti nella Chiesa":
  • Farsi prossimo 
  • Effetà, apriti!
  • Il Lembo del Mantello 

Riporto alcune testimonianze ed insegnanenti: 

«La Chiesa è rimasta indietro di 200 anni. 
Come mai non si scuote? Abbiamo paura? Paura invece di coraggio? Comunque la fede è il fondamento della Chiesa. La fede, la fiducia, il coraggio. Io sono vecchio e malato e dipendo dall'aiuto degli altri. 
Le persone buone intorno a me mi fanno sentire l'amore. Questo amore è più forte del sentimento di sfiducia che ogni tanto percepisco nei confronti della Chiesa in Europa. Solo l'amore vince la stanchezza. Dio è Amore. Io ho ancora una domanda per te: che cosa puoi fare tu per la Chiesa?». 

Il testo integrale della sua ultima intervista | 8 agosto 2012
a cura di Georg Sporschill, il confratello gesuita che lo intervistò in Conversazioni notturne a Gerusalemme e di Federica Radice
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https://www.dongiorgio.it/02/09/2012/carlo-maria-martini-chiesa-indietro-di-200-anni/ 


FARSI PROSSIMO
è la carità l'icona autentica del cristiano.
La carità come «segno decisivo»: il magistero del Cardinale in questo ambito si traduce in un documento (la lettera pastorale del 1985), un evento (il Convegno di Assago del 1986) e una serie di ricadute pratiche (dalla riarticolazione territoriale della Caritas alla formazione dei cattolici alla politica). 

«Farsi prossimo», icona che ridefinisce e rimotiva il senso dell’azione caritativa per i credenti. 
Il cardinale Martini lo delinea attraverso un percorso biennale che comincia con la lettera pastorale intitolata appunto Farsi prossimo, presentata il 10 febbraio 1985 e imperniata sul grande convegno di Assago, che si terrà nell’autunno del 1986. 

Trentasette anni fa il concetto di carità finiva spesso a coincidere con l’elemosina. E così per la Chiesa non avrebbe potuto diventare una semplice azione umanitaria, che l’avrebbe fatta somigliare a una Ong, avrebbe detto il Cardinale intravvedendo il terzo millennio. 

È il samaritano protagonista dell’episodio evangelico narrato da Luca a fornire invece l’identikit del «farsi prossimo». È colui che si ferma a prendersi cura, che diventa prossimo dell’uomo assalito dai briganti sulla via da Gerusalemme a Gerico, oltrepassato dal sacerdote e dal levita. 

Centrale in questo percorso fu il grande convegno «Farsi prossimo», svoltosi al Centro congressi di Assago dal 21 al 23 novembre 1986. 
Giorni di ascolto di testimonianze, e anche di 40 commissioni che lavorarono sui temi della pace, della giustizia, del lavoro, dell’ambiente, della comunicazione, ma anche dell’impegno politico dei cattolici, a partire proprio dal «segno decisivo della carità». 
Quel momento ecclesiale diede impulso alla Caritas ambrosiana come sistema articolato e integrato di Caritas parrocchiali e centri di ascolto, di servizi specifici per gravi emarginati e per l’assistenza ai migranti, insieme a cooperative sociali di tipo A e di tipo B che gestiscono centri di accoglienza, comunità, progetti di inserimento lavorativo a favore di persone svantaggiate, che operano anche in contesti difficili. 

Cristiani sono «coloro che vivono per gli altri perché vanno a Messa la domenica: sembra poco, però è tutto», disse il cardinale Martini durante l’omelia conclusiva, indicando l’evoluzione: «Una comunità composta da coloro che vivono per gli altri perché vanno a Messa la domenica». 
Il fronte si capovolge: la Chiesa viene educata dai poveri. In questo modo i confini delle parrocchie si allargano in una «esplosione missionaria» verso il Decanato e, in senso più ampio, verso la vita della gente. 

Un’altra applicazione slegata dal concetto di carità come semplice assistenza venne delineata nel Discorso di Sant’Ambrogio (6 dicembre 1986). 
Lì vennero date indicazioni per un nuovo inizio del diaconato permanente, come contributo alla complessità di espansione della Parola, della liturgia e della carità, che richiedeva nuovi aiuti e nuovi servizi. 

Spunti di approfondimento.
La lettera pastorale Farsi prossimo, datata 10 febbraio 1985, è un documento diviso in quattro parti.
il testo integrale: 
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https://www.chiesadimilano.it/wp-content/uploads/2022/07/VI-volume-Farsi-Prossimo_Tomo-I_rid.pdf 

Nella prima viene affrontato il tema della carità nel cammino della Chiesa ambrosiana. Martini passa poi ad analizzare le difficoltà che si incontrano nell’esercizio della carità; affrontando successivamente il tema dello Spirito Santo che accende la carità e insegna il significato profondo. Infine una carrellata sulle scelte storiche e i gesti concreti della carità. 

La voce del Cardinale 
Questa registrazione riporta l’intervento dell’Arcivescovo alla conclusione del convegno di Assago.