letture: dalla Chiesa al mondo e ritorno

Quale Chiesa?

Zuppi Matteo Maria, Cugini Paolo

Quale Chiesa?
È questa la domanda che spesso si pongono coloro che partecipano alla vita della comunità e che percepiscono la velocità dei cambiamenti socio-culturali in atto.
C'è un patrimonio ecclesiologico di grande portata emerso dal Concilio Vaticano II, che non è stato ancora vissuto e forse capito a sufficienza.
Quando parliamo di ministerialità, di principio di uguaglianza nella comunità, di centralità della Parola di Dio nel cammino dei fedeli, del ruolo della donna, sembra di nominare aspetti di un modello di comunità - la Chiesa come popolo di Dio - che non è riuscito a penetrare in profondità il tessuto ecclesiale.
Del resto, non è facile elaborare una proposta ecclesiale, che riesca a trovare concordi le diverse sensibilità di una comunità.
Ne sa qualcosa chi, come il cardinale di Bologna Matteo Zuppi, deve riuscire a conciliare i tanti cammini diversi di una diocesi nell'unica proposta del Signore.
Oppure, un prete di campagna come Paolo Cugini, chiamato, come tanti suoi confratelli, ad accompagnare il cammino di comunità con una lunga tradizione ecclesiale, in un percorso di comunione.
Quale Chiesa, appunto, per il contesto socioculturale che è in continua evoluzione?
Si percepisce, nel mondo cattolico, la necessità di sedersi attorno ad un tavolo per ripensare, in modo sinodale, ad uno stile di comunità il più aderente possibile al Vangelo, senza perdere di vista le grandi sfide dell'attualità.
Per questo il libro desidera offrire un materiale di qualità al dibattitto ecclesiale, riproponendo, in modo semplice e non accademico, i temi cruciali che furono al centro del dibattito ecclesiologico del Concilio Vaticano II, ripresi in modo originale da papa Francesco ed attualizzati dal cardinale Matteo Maria Zuppi.

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Jill Abramson

Mercanti di verità. Il business delle notizie e la grande guerra dell’informazione

Traduzione dall'inglese di Andrea Grechi, Chiara Rizzuto
Titolo originale: Merchants of Truth. The Business of News and the Fight for Facts

Il presente e il futuro dell’informazione: la carta contro il digitale, la televisione contro il web, la voce stentorea dell’editoria tradizionale contro il coro dissonante dei social.

«Un libro ricchissimo di storie e aneddoti avvincenti e illuminanti. Di quelli che improvvisa-mente aiutano a unire tutti i puntini, e a capire le cose».
Gianni Barlassina, Il Post

«Mercanti di verità, scritto benissimo e ricco di ritratti affascinanti, è un saggio importante uscito in un momento cruciale».
Gay Talese

Nel corso degli ultimi venti anni una vera e propria rivoluzione ha scosso e radicalmente alte-rato il mondo del giornalismo e dell’informazione. I quotidiani tradizionali, le riviste, le testate televisive e radiofoniche hanno visto sgretolarsi il proprio pubblico, il prestigio e l’autorevolezza, e soprattutto il potere di influenzare i lettori e la società.
Nel frattempo nascevano rapidissime, sul web e in digitale, nuove realtà che hanno cambiato per sempre la cronaca dei fatti e delle notizie, minacciando di travolgere ogni abitudine fino al concetto stesso di verità giornalistica. Come in una guerra che non è ancora finita, vediamo gli eserciti che si affrontano: «old versus new media», i vecchi mezzi di informazione contro i nuovi.
Jill Abramson, la prima donna a diventare direttrice esecutiva del New York Times, descrive in modo avvincente la crisi e la trasformazione del «quinto potere» concentrandosi su due importanti quotidiani, il New York Times e il Washington Post, roccaforti della tradizione e dell’etica del giornalismo con un pubblico consolidato ma sempre più vecchio e limitato, e due siti online di informazione di immenso successo, Vice e BuzzFeed, che hanno stravolto ogni regola rivolgendosi ai lettori con le loro liste ormai onnipresenti («21 foto che ti ridaranno fiducia nell’umanità», «10 bevande per tenervi idratati»), le notizie strane e sconcertanti, i video di ogni tipo ma soprattutto di animali (gattini in testa): sono i nuovi contenuti per quelli che vengono chiamati gli «annoiati al lavoro», veri e propri snack d’in-trattenimento in grado di rapirci per un minuto o due.
Mercanti di verità non ha solo l’ambizione di analizzare e comprendere quanto sta accadendo ma anche di trasformarlo in un’esperienza narrativa appassionante. Le vicende dei protogini-sti, le testimonianze, la cronaca drammatica dei fallimenti, l’adrenalina inarrestabile del successo fulminante, danno vita a un reportage coinvolgente e a un racconto rivelatore. Capace di farci comprendere una trasformazione epocale che si sta svolgendo davanti ai nostri occhi.

2021
904 pagine

Jill Abramson, nata nel 1954, è editorialista politica al Guardian e docente alla Harvard University. Ha lavorato al Wall Street Journal e poi al New York Times, di cui è stata direttrice dell’ufficio di Washington e caporedattrice prima di essere nominata alla direzione esecutiva tra il 2011 e il 2014.

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Vera Gheno, Bruno Mastroianni

TIENILO ACCESO

I social verranno insegnati a scuola e questo sarà il manuale.
Stefano Bartezzaghi

Questo libro parla di noi, persone connesse tramite i social network con le parole, forse lo strumento più immediato e potente che abbiamo a disposizione in quanto esseri umani.
Eppure, spesso le usiamo in maniera frettolosa e superficiale, senza valutarne le conseguenze. Poiché le possibilità di fraintendimenti, ostilità e interpretazioni distorte dei fatti sono massime laddove non possiamo guardarci in faccia, in rete e in particolare sui social network le parole che scegliamo hanno un peso maggiore, su di noi e su chi ci sta attorno. Infatti oggi la comunicazione sul web appare avvelenata dal bullismo, dalle notizie false e dai continui conflitti. Ci sentiamo intrappolati dall’odio, dalla paura e dalla diffidenza.
La verità è che siamo diventati iperconnessi, viviamo contemporaneamente offline e online ed è una condizione complessa, che occorre imparare a gestire.
Non esistono formule magiche ma, nel suo piccolo, ciascuno di noi può fare la differenza, curando con più attenzione il modo in cui vive – e quindi parla – in rete: di sé, di ciò che accade, degli altri e con gli altri.
La nostra vita interconnessa non dipende, in ultima istanza, dagli strumenti e dagli algoritmi, e nemmeno dai proprietari delle piattaforme: sta a noi scegliere chi siamo e cosa vogliamo in rete.
Una sociolinguista e un filosofo della comunicazione, esperti naviganti della rete, ci indicano una delle strade da percorrere per vivere in modo finalmente libero le ricchezze che il web e i social ci offrono: imparando a padroneggiarli senza lasciarcene schiacciare, a decifrarne i messaggi senza farci manipolare, a capire e farci capire attraverso una scelta accorta e con-sapevole delle parole.

pagine 288

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Gianpiero Dalla Zuanna, Giorgio Ronzoni

Chi andrà per noi? Per trasmettere a fede alle nuove generazioni

C’è posto per i giovani nel cuore e nella testa della Chiesa?
E c’è posto per la Chiesa nel cuore e nella testa dei giovani?
La pastorale giovanile della Chiesa Cattolica italiana vive spesso nel rimpianto del passato, quando i seminari e i patronati erano pieni e i giovani italiani erano il doppio rispetto a oggi.
I giovani vanno conosciuti, accettati e ascoltati per quel che sono.
Vanno anche considerate, comprese e valorizzate le realtà di Chiesa che ancora oggi riescono a rinnovarsi e ad attrarre le nuove generazioni. Vanno invece abbandonati senza rimpianto modelli pastorali oggi insostenibili, o che hanno fatto il loro tempo.
Questa “visita guidata” nella pastorale giovanile della diocesi di Padova – con qualche puntata sul resto del Veneto e dell’Italia – può essere d’aiuto per le difficili scelte dei Sinodi della Chiesa di Padova, d’Italia e universale.
Perché la comunità ecclesiale e ogni singolo cristiano debbono rinnovare ogni giorno la risposta alla domanda di Isaia 6, 8: Chi manderò e chi andrà per noi? Confidando nel Signore, che non ci lascerà mai soli.

Gianpiero Dalla Zuanna (1960) è professore di demografia e statistica all’Università di Padova. Ha insegnato a Roma “La Sapienza” e a Messina, e nel 2013-18 è stato Senatore della Repubblica. Vive a Padova, è sposato e ha quattro figli e quattro nipoti.
Don Giorgio Ronzoni (1961), prete diocesano di Padova, è professore di teologia pastorale e catechetica presso la Facoltà teologica del Triveneto. Ha diretto l’Ufficio catechistico diocesano per tredici anni fino al 2008, quando è diventato parroco di Santa Sofia in Padova, il suo attuale ministero.
Nel 2003, Dalla Zuanna e Ronzoni hanno scritto il libro Meno preti, quale Chiesa? Per non ab-bandonare le parrocchie (Edizioni Dehoniane Bologna).

2021
pagine: 128

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