quando un giovane chiede di parlarti

dieci immagini per Papa Francesco
9 quando sono debole, è allora che sono forte.
#Franciscus10
#pregateperme

Amo da impazzire questa immagine: incontrare e ascoltare i giovani, uscendo dai palazzi... lì dove sono e vivono, abbracciare l'altro per quello che è, farsi prossimo e non tenere le distanze giudicando.
Alla luce degli ultimi eventi, il ricovero di Papa Francesco, le continue uscite di una vera e propria guerra di posizione (Francesco vs. Benedetto? o chi gode a nascondersi dietro tutto questo) ci stanno svuotando e impoverendo.
Sono davvero stanco di chi guarda se stesso e si etichetta "chiesa". Così ci facciamo del male.

Un giovane che desidera parlarti è una ricchezza grande, è un sogno: ti fa aprire gli occhi, se non ti spaventa pensare anche in modo diverso dalle tue categorie. Bisogna uscire, per non rischiare di predicare noi stessi, invece che Cristo e il nostro bisogno di lui.
Io inizio sempre una confessione con una sola domanda: chiedo il nome dell'altra persona... e aggiungo: "il Signore è qui con noi, che cosa vogliamo dirgli, cosa vogliamo chiedergli?" (e lo dico al plurale, perchè mi metto al fianco dell'altro, incontrando insieme Cristo).
Potrà esserci un rapporto vero tra persone e con Dio, se tutto si basa sul sentirsi giudicati, tenere le distanze, far leva sul senso di colpa?
In questo senso i giovani sono la diversità che disarma: fragili (e chi non lo è) ma che hanno in loro stessi credibilità in divenire. Occorre allenamento comune, occorre costruire ponti... proprio lì dove in tanti dicono ci sia soltanto il vuoto.